Rassegna web: strumenti e notizie utili per i Caregiver. Ottobre 2022

In collaborazione con con la Redazione Area Welfare e il Progetto Caregiver del Comune di Bologna

Pensione Caregiver: basta la Quota 41 o serve essere ‘precoci’?
D: Chiedo un chiarimento in merito alla possibilità, da parte del caregiver, di ricorrere alla Quota 41 per andare in pensione: basta il requisito contributivo dei 41 anni di lavoro o bisogna anche essere precoci con un anno di lavoro prestato prima del 19° anno di età?
R: Le confermo che bisogna possedere entrambi i requisiti, quindi anche quello relativo a un anno di contributi versati entro il compimento del 19esimo anno di età.
Leggi tutto su pmi https://bit.ly/3fImdmN

I diritti dei Caregiver 

Strategia europea per l'assistenza ai caregiver e ai destinatari di cure
La Commissione europea ha presentato la Strategia europea per l'assistenza al fine di garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi contenuti in tutta l'Unione europea e di migliorare la situazione sia dei beneficiari dell'assistenza sia delle persone che li assistono, a livello professionale o informale.
https://www.promisalute.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=18948 

Caregiver. Discriminate le famiglie con persone disabili. Lo certifica l'Onu
Le famiglie con persone disabili in Italia sono discriminate. Ora lo ha certificato ufficialmente l’Onu. I cosiddetti «caregiver», cioè chi si prende cura di ragazzi o anziani non autosufficienti, infatti, non può vivere una vita "normale", esercitare a pieno i propri diritti perché «il mancato riconoscimento giuridico dello status sociale della loro figura ne pregiudica l’adeguato inserimento in un quadro normativo di tutela e assistenza». Tradotto: manca una legge che riconosca chi cura persone con disabilità, violando così «i loro diritti alla vita familiare, a vivere in modo indipendente e a uno standard di vita adeguato». A stabilirlo è stato, il 3 ottobre scorso, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, sulla base di un ricorso avviato nel 2017 dall’allora presidente della Confad, Maria Simona Bellini.
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/discriminate-le-famiglie-con-persone-disabili-lo-certifica-l-onu

Caregiver dimenticati dal governo, per fortuna c'è l'Onu
Le Nazioni unite hanno condannato l'Italia perché non ha riconosciuto lo status sociale di queste figure e i loro diritti Per 3 milioni di caregiver familiari italiani, quasi 13 mila in Sicilia, c'è una buona notizia: l'Onu ha condannato l'Italia perché non ha riconosciuto lo status sociale di queste figure e i loro diritti.https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/10/08/news/caregiver_dimenticati_dal_governo_per_fortuna_che_ce_lonu-369117807/ 

L’Italia ha discriminato una caregiver del proprio Paese: lo stabilisce l’ONU
«Questa è una “discriminazione per associazione”, in cui una persona è trattata in modo meno favorevole a causa del suo legame con una persona con disabilità»: lo ha stabilito il Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, con una pronuncia molto importante, che darà certamente spazio a ulteriori commenti e conseguenze, accogliendo il ricorso di una caregiver familiare del nostro Paese. Per l’Italia c’è dunque l’obbligo di assicurarle una compensazione adeguata e l’accesso a servizi individualizzati di supporto, oltreché di adottare misure per prevenire simili violazioni in futuro. http://www.superando.it/2022/10/10/litalia-ha-discriminato-una-caregiver-del-proprio-paese-lo-stabilisce-lonu/ 

Una spinta in avanti per il riconoscimento in Italia dello status di caregiver
«L’Opinione del Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità - sottolineano dall'Ufficio Legislativo del Centro Studi Giuridici HandyLex - sul ricorso di una cittadina italiana che è caregiver sia del marito sia della figlia adulta, entrambe persone con disabilità, rappresenta una spinta in avanti importantissima nella lotta per il riconoscimento dello status di caregiver nell’ordinamento italiano. Lo Stato italiano, infatti, deve riconoscere e tutelare i caregiver, se vuole davvero garantire i diritti di coloro che da essi dipendono e quindi implementare realmente la Convenzione ONU»
http://www.superando.it/2022/10/11/una-spinta-in-avanti-per-il-riconoscimento-in-italia-dello-status-di-caregiver/ 

Il DDL Delega per la salute degli anziani

Governo approva ddl delega per la salute degli anziani. Parola d’ordine semplificazione e assistenza personalizzata anche per i non autosufficienti. Il coordinamento delle azioni sarà affidato a un Comitato interministeriale.
Il Ddl, approvato dal Cdm odierno, consta di nove articoli e prevede l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza.

Leggi su quotidiano sanità https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=107945
Il testo del DDL delega https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1665418592.pdf

FISH e FAND: il ddl delega non autosufficienza mette in secondo piano le persone con disabilità
Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato lo Schema di Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza, apportando alcune delle modifiche che le organizzazioni FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) avevano richiesto, dopo avere visionato la prima versione del testo, presentata all’inizio di quest’anno.
Quel testo, secondo le Federazioni, era stato giudicato come irricevibile, in quanto incentrato prevalentemente sulle persone anziane non autosufficienti. Nell’ approvato disegno di Legge, pur avendo riscontrato alcuni miglioramenti rispetto alle prime bozze di testo, ci sono ancora oggi alcuni aspetti che preoccupano le due Federazioni. Il primo fra tutti è il riferimento al finanziamento delle varie prestazioni sanitarie e socio-sanitarie (come da art. 8 del decreto) attraverso fondi già esistenti (Fondo LEA-Livelli Essenziali di Assistenza, Fondo Non autosufficienza, Fondo Politiche Sociali, Fondo Caregiver)....
https://www.fishonlus.it/il-ddl-delega-non-autosufficienza-mette-in-secondo-piano-le-persone-con-disabilita/

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ultima modifica 2022-11-07T13:22:10+02:00
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