"A chi è rivolta la Legge 104/92"

Intervista a Filiberto Zecchini, coordinatore Dipartimento politiche sociali CISL Emilia-Romagna.

1) A chi è rivolta la Legge 104/92?

La “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” è rivolta e tutela le persone portatrici di handicap, ovvero tutte quelle persone con una minorazione fisica, psichica o sensoriale, tale da determinare: difficoltà nelle relazioni, nell’apprendimento o nell’integrazione lavorativa o un processo di emarginazione o di svantaggio sociale.

La legge prevede una particolare attenzione, a cui fanno riscontro benefici specifici anche per i caregiver familiari che se ne prendono cura, per le persone con handicap grave (comma 3 articolo 3 “L. 104/92”), ovvero persone con una riduzione dell’autonomia tale da rendere necessario un intervento di assistenza permanente, sia nella sfera delle relazioni che in quella individuale.

Per garantire il rispetto della dignità ed autonomia della persona con handicap e promuoverne l’integrazione la legge stabilisce alcune agevolazioni.

2) Quale sono i motivi che possono indurre a chiedere la 104?

Tutte le agevolazioni (fiscali o sul lavoro) permesse dalla 104 sono il motivo principale per cui se ne chiede il riconoscimento. Tra queste ha indubbia importanza la possibilità, per chi assiste persone riconosciute con handicap grave, di usufruire dei permessi lavorativi retribuiti mensili.

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3) Quali agevolazioni prevede per i Caregiver familiari?

L'agevolazione principale a favore dei Caregiver familiari è il riconoscimento di 3 giorni mensili di permessi retribuiti (pagati dall’Inps) per chi assiste persone con una condizione di handicap grave. I giorni possono essere frazionati in permessi orari e vanno utilizzati nell’arco del mese. La lavoratrice o il lavoratore ne fanno domanda al proprio datore di lavoro accompagnandola con una copia del verbale che stabilisce la condizione di handicap grave. Il datore di lavoro è tenuto a riconoscerli, solitamente viene chiesto al lavoratore di programmarli mensilmente. Questo diritto non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità tranne nel caso di genitori con figli minori per i quali è riconosciuto ad entrambi purché alternativamente.

La possibilità di ottenere 2 anni di congedo straordinario (completamente retribuito, ma con tetto di reddito annuo massimo) nell’intero arco della vita lavorativa, che può anche essere richiesto in modalità frazionata. 

Per i genitori, inoltre, prevede il prolungamento del congedo parentale per figli disabili con la durata massima di 3 anni oppure, alternativamente, di fruire di due ore di permesso giornaliero sino al compimento del dodicesimo anno d’età del bambino.

Scelta sede lavorativa: (c. 5 e 6 art 33). Diritto, ove possibile, a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio. Diritto a non essere trasferito senza consenso e rifiuto al lavoro notturno (per chi assiste handicap grave, entro secondo grado di parentela; o terzo grado se genitori o coniugi siano anziani o affetti da patologie invalidanti).

 4) Chi può fare domanda?

Per i tre giorni, oltre al diretto interessato se lavoratore, può farne domanda il parente e affine entro il secondo grado (congiunti, figli, genitori, fratelli, nipoti) o entro il terzo grado qualora l’assistito non abbia genitori ovvero questi siano anziani o invalidi. Tranne che nei casi di figli minori, per i quali la 104 è riconosciuta per entrambi i genitori, le agevolazioni lavorative valgono per un solo parente per assistito (al quale può eventualmente subentrare un altro). Per il congedo straordinario: parenti e affini entro il secondo grado.

5) Quali sono i requisiti e condizioni per fruire delle agevolazioni?

I permessi retribuiti sono riconosciuti ai lavoratori/lavoratrici dipendenti, sai del settore pubblico che privato, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato, sia full time che part time. Non sono coperti altre tipologie contrattuali o lavoro dipendente come, per esempio, le colf e gli assistenti familiari.  Alcuni CCNL e contratti integrativi della singola azienda prevedono ulteriori agevolazioni per Caregiver familiari.

6) Dove e come si può fare domanda?

Per ottenere la certificazione della 104 l’assistito deve farne richiesta al proprio Medico di Medicina Generale (MMG) il quale redige un certificato introduttivo e lo inoltra telematicamente all’Inps. Ricevuto questo primo certificato, entro 30 giorni il richiedente deve inoltrare telematicamente all’Inps la richiesta per essere visitato dalla Commissione medica. Lo si fa tramite il portale dedicato dell’Inps previo SPID e credenziali, oppure attraverso l’assistenza dei patronati. Dopo la presentazione della domanda, il sistema genera una ricevuta di protocollo. Il sistema, a quel punto, propone una serie di date disponibili per la visita presso la Commissione dell’AUSL, ma c’è anche la possibilità di chiedere una data diversa da quelle proposte.

Informazioni aggiornate a dicembre 2021

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ultima modifica 2022-03-03T14:56:42+02:00
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